Teatro

Estate teatrale veronese: bilancio e anticipazioni

Estate teatrale veronese: bilancio e anticipazioni

Bilancio positivo per la rassegna estiva che ruota attorno al Festival shakespeariano. Si pensa già al prossimo anno, in attesa di Kenneth Branagh.

Tempo di bilanci per l'Estate Teatrale veronese 2015, appena giunta al termine. Non nasconde la soddisfazione, il direttore artistico Gianpaolo Savorelli, per i numeri lusinghieri: quasi 50.000 spettatori nelle 36 serate di prosa, danza e musica, tra Teatro Romano, Camploy ed ex Arsenale. Un incremento, rispetto allo scorso anno, di oltre il 33%. “Non sono solito fare del facile trionfalismo, ma il dato è importante. Il risultato quantitativo è dovuto alla qualità dell'offerta”, con il picco di Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard e l'apoteosi dei Momix, che hanno registrato il sold-out in ogni replica, generando una vera e propria “momixmania”.

Questa è stata una Stagione di transizione, definita beckettianamente “aspettando Shakespeare”. Nel 2016 infatti cadrà la ricorrenza dei 400 anni dalla morte del Bardo inglese e la Città dove è ambientata la storia d'amore più celebre al mondo, quella di Romeo e Giulietta, ambisce a divenire fulcro delle celebrazioni collocandosi - questo è l'intendimento - al primo posto in Italia e al secondo in Europa, dopo la natia Stratford-on-Avon. Del resto Verona da 67 anni dedica un Festival al “più grande drammaturgo di tutti i secoli” e si sta lavorando per coinvolgere nella prossima Stagione l'intero tessuto urbano: il settore spettacolo con prosa, danza, cinema e teatro di strada nonché gli altri comparti culturali, proponendo Compagnie professionali e amatoriali, invitando studiosi ed esperti di rinomanza internazionale, dedicandosi alle arti figurative; mentre l'Università sta già lavorando alla realizzazione di un progetto estremamente articolato.

   Pur non confermato, dopo la conferenza stampa primaverile, è risuonato per la seconda volta il nome di Kenneth Branagh, invitato in qualità di regista di uno spettacolo incentrato sui due amanti veronesi. L'allestimento - ci ha spiegato Savorelli - sta riscuotendo un tale successo a Londra da vedere l'incessante moltiplicarsi delle date delle rappresentazioni, fino a lambire e proiettare quindi un'ombra di incertezza sul periodo previsto al Teatro Romano, che con i suoi 2000 anni di storia costituirebbe location perfetta. L'augurio è un “arrivederci a presto”.